Qui giacciono le spoglie di 454 caduti dell'esercito tedesco e 8.128 di quello austro-ungarico (oltre a 849 soldati appartenuti alla Wehrmacht, l'esercito tedesco nella Seconda Guerra Mondiale). Il sito, al pari dei cimiteri austro-ungarici gestiti dalla Croce Nera Austriaca, è curato dalla Volksbund Deutsche Kriegsgräberfűrsorge. La struttura del Sacrario richiama i tipici Totenburg tedeschi , ovvero le "Fortezze dei morti": è di forma circolare (54 metri di diametro), articolato su tre piani e riproduce una sorta di struttura difensiva militare. Nella parte esterna, quella più bassa, si trovano i loculi risalenti alla Seconda guerra Mondiale mentre nei due piani interni, a forma ottagonale, hanno trovato spazio gli altri caduti. All'entrata,appoggiata ad una parete, si trova la "Namenlist" con i nomi di tutti i soldati sepolti, una lampada votiva e diverse statue di soldati sofferenti per la perdita dei loro commilitoni. La particolarità di questo Sacrario è la presenza, allo stesso tempo, di soldati risalenti sia alla Prima che alla Seconda Guerra Mondiale. Il motivo fu dettato dalle contingenze dell'epoca: alla fine degli anni '30 il Reich di Hitler decise la costruzione di diversi spazi sacri per i tedeschi caduti in Italia che però non furono completati in tempo a causa dello scoppio della guerra. I lavori ripresero quindi negli anni '50 includendo anche i soldati della Wehrmacht stanziati nel nord Italia durante il periodo della Repubblica Sociale di Salò.