Musei, castelli e attività culturali
La Valle di Fodom, Livinallongo del Col di Lana in italiano e "Buchenstein" in lingua tedesca è ricca di storia, di usi, di costumi e di tradizioni, ancora molto presenti nella nostra vita quotidiana.
La lingua natia è il Fodom e noi abitanti siamo i Fodomi. Questa terra è ricca oltre di cultura anche di storia in quanto faceva parte dell'impero austro-ungarico ed è divenuta italiana con la conquista del Col di Lana durante la prima guerra mondiale; ricordato ancora come il "Col di sangue" e tutt' oggi ancora molto visitato da tedeschi ed austriaci.
Questi ricordi sono ancora vivi e ricordati in mostre, musei, forti di guerra, sacrari militari, trincee, eventi commemorativi a testimonianza della Grande Guerra.
La lingua natia è il Fodom e noi abitanti siamo i Fodomi. Questa terra è ricca oltre di cultura anche di storia in quanto faceva parte dell'impero austro-ungarico ed è divenuta italiana con la conquista del Col di Lana durante la prima guerra mondiale; ricordato ancora come il "Col di sangue" e tutt' oggi ancora molto visitato da tedeschi ed austriaci.
Questi ricordi sono ancora vivi e ricordati in mostre, musei, forti di guerra, sacrari militari, trincee, eventi commemorativi a testimonianza della Grande Guerra.
IL CASTELLO DI ANDRAZ
Costruito nel 1027, il Castello è il simbolo della Valle di Fodom.
Fu sede amministrativa e militare che raggiunse il massimo splendore sotto la guida dei principi-vescovi di Bressanone.
Fu sede amministrativa e militare che raggiunse il massimo splendore sotto la guida dei principi-vescovi di Bressanone.
IL VECCHIO MULINO
Il Vecchio Mulino di Arabba è divenuto un luogo di memoria, un capolavoro di meccanica povera, ancora perfetto nei suoi ingranaggi, scolpiti in durissimo legno.
Museo della Prima Grande Guerra
Museo con più 3000 cimeli esposti con ricostruzioni di baraccamenti e trincee.
Ossario Germanico della Prima e Seconda Guerra Mondiale
Nei pressi dello spettacolare Passo Pordoi che collega la Valle del Fodom con la Val di Fassa si trova dal 1959 l'Ossario Germanico in memoria dei caduti austro-tedeschi della Grande Guerra.